Primo evento internazionale

Venerdì 13 dicembre 2019, presso l’Università di Bielefeld (Germania), si è tenuto il primo evento internazionale di Breaching the Walls. L’evento ha coinvolto tutti i partner: la Fondazione Gramsci Emilia-Romagna, in qualità di capofila, l’Università di Bielefeld, l’Institute of Contemporary History di Praga, il Comune di Tirana, l’Associazione Past/Not Past di Parigi e l’History Meeting House di Varsavia.

Kick-off meeting
Nella prima parte della giornata si è tenuto il primo incontro di inizio progetto tra partner, indispensabile per formalizzare e accordarsi sulle attività previste nel prosieguo dell’iniziativa. È stato un momento di scambio e dialogo sugli obiettivi e sulle modalità migliori per intraprendere le successive azioni. Hanno partecipato 11persone.

Kick-off workshop
È quindi seguita la presentazione estesa del progetto, a cui hanno partecipato, per la Fondazione Gramsci Emilia-Romagna, Marica Tolomelli, docente dell’Università di Bologna e Teresa Malice, ricercatrice in storia contemporanea che ha curato la sezione storiografica del progetto. Hanno inaugurato la sessione i saluti di Peter Kramper della Facoltà di Storia, Filosofia e Teologia dell’Università di Bielefeld, sono intervenuti poi i rappresentati delle organizzazioni partner che hanno presentato il loro ruolo e le azioni che verranno attuate, spiegando quali sono i nodi storici che si vogliono indagare e approfondire con questo progetto. È intervenuta Bruna Lobiundo per Past/not Past di Parigi, Lenka Kratka per l’Institute of Contemporary History di Praga, Stefan Laffin e Frank Grüner per l’Università di Bielefeld. Marica Tolomelli ha poi letto i saluti dei due partner che non hanno potuto partecipare: il Comune di Tirana e l’History Meeting House di Varsavia. È seguita una discussione, insieme alle 26 persone che hanno seguito l’incontro, che ha coinvolto anche gli ospiti internazionali del pomeriggio.

International event

La seconda parte della giornata è stata dedicata ad un approfondimento storico sul 1989 in Europa centrale e orientale, a partire dai contenuti che hanno dato vita a questo progetto, problematizzando alcune questioni cruciali intorno all’avvenimento della caduta del muro di Berlino. Questa sessione ha visto la partecipazione di studiosi internazionali come Christina Morina, specializzata in politica e culture della memoria, dal 2019 professoressa di storia contemporanea all’Università di Bielefeld; di Josette Baer Hill, professoressa al Dipartimento di Filosofia dell’Università di Zurigo, dove si occupa della storia del pensiero politico nell’Europa centrale e orientale, con particolare attenzione alla Cecoslovacchia. E infine di Ekaterina Pavlenko, ricercatrice e membro dello staff della International Historical Educational and Human Rights Society “Memorial” di Mosca; particolarmente interessata al settore della storia pubblica, Pavlenko sta lavorando a diversi progetti dedicati al periodo della Perestroika. È seguito poi un momento di discussione collettiva sui temi trattati. A questo evento hanno partecipato 36 persone provenienti da 7 paesi differenti: Italia, Germania, Francia, Repubblica Ceca, Svizzera, Russia e Cile.

Il primo evento internazionale di questo importante progetto conferma l’intenzione di favorire nei cittadini europei lo sviluppo di un approccio critico e storiograficamente consapevole delle dinamiche che caratterizzarono la caduta del Muro e il 1989, oltre che dell’impatto che questi eventi generarono sugli equilibri dello spazio politico Europeo tra la fine degli anni Ottanta e il nostro presente.